Il file 'e ferru è sicuramente
il più conosciuto dei distillati Sardi. Prodotto
da vinacce selezionatissime, quest'acqua vite è
tipica dell'Oristanese e delle zone interne
dell'isola. Curioso sapere che il nome deriva dal
classico pezzo di fil di ferro posto per rilevare
la presenza del distillato nascosto all'interno
di una botola, in una buca scavata sottoterra,
quando all'inizio del secolo veniva ricavato
clandestinamente per evitare pesanti tributi ai
produttori. Una menzione particolare meritano le grappe,
caratterizzate da profumi e sapori che richiamano
le uve di provenienza. In commercio si trovano la
grappa di vernaccia, di moscato, di vermentino, di
cannonau e di malvasia.
Tra i liquori con proprietà digestive ricordiamo
il mirto rosso,
ottenuto mediante infusione a freddo nell'alcool
delle bacche dell'omonimo arbusto sempre verde,
ed equilibrato dosaggio di miele o zucchero; il mirto bianco
invece si ottiene da
infusione a freddo nell'alcool dei germogli, si
ottiene così un liquore più delicato, dal
colore bianco tendente al verdolino. Il limonello
ed il liquore di fico d'india si
ottengono sempre con lo stesso procedimento di
infusione a freddo nell'alcool ed opportuno
dosaggio di zucchero o miele, rispettivamente
della scorza del limone e dei frutti maturi dei
fichi d'india ripuliti della parte esterna.
Infine una menzione particolare merita il liquore
Villacidro, fatto con una antica
ricetta di cui si sa ben poco. Viene prodotto
nelle versioni bianco e giallo. In quest'ultima
versione prevede l'aggiunta dello zafferano,
spezia coltivata in Sardegna anche se di origine
orientale, che conferisce al liquore per
l'appunto il caratteristico colore giallo.
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